domenica 20 dicembre 2009

Crepi il lupo

Crepi il lupo 
di Deepblue52 & Lunanera
(anche su youtube)




Quella mattina, come sempre il giorno della Befana, si era svegliato prestissimo. Voleva correre in soggiorno, ai piedi dell’albero di Natale intermittente di lucine rosse. Lì ci sarebbero stati, sicuramente, i suoi regali e la calza con i dolci. Anche quest’anno, in fondo in fondo, serpeggiava la solita paura….il carbone! Quel carbone che gli veniva minacciato per le sue monellerie.
Il passo rallentò. La minaccia avrebbe potuto concretizzarsi. Era stato lui, dopo tutto, l’artefice, l’ideatore del complotto, messo in atto con i fratellini, per “smascherare” la Befana. 
Si erano accordati per tenersi svegli a vicenda la notte della vigilia. Per scacciare il sonno si erano raccontati storie terribili. Mostri, vampiri, draghi,  avevano popolato la loro cameretta.  Poi, uno alla volta, i fratellini, tenendosi per mano, si erano addormentati, comunque. 
Solo lui aveva resistito. Raccontava a mezza voce, ormai solo a se stesso, del grande Mago malvagio, che trasformava i bambini in una folla di personaggi che rinchiudeva nelle palle di vetro. Quelle che si vendono sulle bancarelle del mercatino di Natale. Quelle che se le giri scende la neve.
A lui piacevano i racconti “terribili”. Era un esperto anche nell’inventarsi i nomi dei mostri. Ogni mostro che si rispetti deve avere un proprio nome da battaglia che possa incutere timore a chiunque lo pronunci, come “Bahamut” il re dei draghi. Ogni sera, prima di addormentarsi, narrava ai fratellini un racconto avventuroso.  E, quei personaggi, dalle sembianze dei videogiochi, rievocati, si materializzavano nella loro cameretta. Anzi, ne era certo, qualche volta, quando trovava al mattino, un libro spostato o un giocattolo rotto, non potevano che essere segni inequivocabili del “passaggio” nella sua stanza.
Nell’assoluto, innaturale silenzio generale della casa, ancora in pigiama, a piedi nudi, per non far rumore, aveva attraversato il corridoio. Arrivato in vista dell’albero, nella penombra della finestra, c’era una figura gigantesca. 
Il Mago. 
Quello lo guardò poi, tese verso di lui, sogghignando, l’enorme mano che reggeva una palla di vetro.
Era terrorizzato ma non poteva, ormai, non prendere la palla. 
La prese e al suo interno, sotto uno strato di neve finta, riconobbe la sua casa, ridotta a miniatura. 
Avvicinò gli occhi alla superficie fredda, voleva guardare meglio. Nella casetta, dietro le finestrelle, riuscì a vedere i fratellini e i genitori che si muovevano, come personaggi di uno dei suoi videogiochi. 
Corse tremante nelle stanze da letto ma, non c’era nessuno! 
Fece appena in tempo ad aggrapparsi ad uno stipite. La sua casa girò velocemente sotto sopra. Fuori, oltre le finestre nevicavano finti fiocchi. 
Affacciandosi vide che tutte le case dell’isolato, una affianco all’altra, erano avvolte da una sfera di vetro. 
Sentì il Mago dire: “Mi hai creato tu, ….in bocca al lupo!”
La palla gli scappò dalle mani e rotolò alla base del pesante vaso dov’era piantato l’albero di Natale intermittente di lucine rosse

1 commento:

Deepblue52 ha detto...

test di apprezzamento: Mi piace!